L'invito
Siamo in pochi. Siamo amici e amici di amici
che, messisi in contatto personalmente o tramite internet, desideriamo
estendere la cerchia delle nostre conoscenze per dare maggiore ampiezza
alla trattazione di argomenti che ci interessano.
Ti invitiamo a trovare nelle sei sezioni del sito www.pibond.it l'argomento di tuo interesse con la possibilità di approfondirlo scambiando idee, pareri ed anche documentazione.
Non abbiamo ambizioni commerciali; tuttavia, se, dal sito, dovesse
derivare qualche attività lucrativa al di fuori degli scopi
anzidetti, questa vivrà di vita autonoma.
In sintesi, il nostro obiettivo è: non costare nulla più del tempo che ciascuno vi
vuole dedicare.
Roma, 8 settembre 2002
Chi
siamo
Gettiamo un ponte tra passato e presente per riportare ad oggi tutto
ciò che persone, accomunate da un'etica
esistenziale comune, abbiano acquisito nuove conoscenze o accumulato particolari esperienze di vita.
Riteniamo di condividere quanto scrive Ida Magli sul Giornale di
domenica 8 settembre 2002 dove, nello spiegare quali sono "le
catene dell'uguaglianza che imprigionano l'Occidente", tra
l'altro dice:
“ ... non soltanto i mezzi di comunicazione sono troppi
in confronto a ciò che gli uomini hanno bisogno di comunicare,
ma è iniziato già da diversi anni il desiderio di
ritrovarsi in sé stessi, nel proprio gruppo, nel proprio
territorio, nel tentativo di sottrarre la nostra personalità
all'annegamento in un oceano non dominabile”.
Questa considerazione ci porta a contare su chi, nell'arco delle
nostre conoscenze, abbia questo desiderio e chiederci come ebbe a fare Peppino de Filippo (Pappagone)
a Totò: “Siamo vincoli o sparpagliati?”
Io credo fermamente che un nostro "gruppo" esista davvero
e sia numericamente molto ampio, ma disperso ed oscurato dal velo
del frastuono mediatico che non ci consente di comunicare come,
in effetti, tutti noi auspichiamo.
Quindi “Chi siamo”: siamo noi che iniziamo e tutti
coloro che vorranno unirsi a noi attraverso le sezioni
che si sviluppano nel sito www.pibond.it, protetti, si spera, da
valide barriere contro l'intrusione dei disturbatori.
Ed ecco un nostro breve profilo; come detto, iniziamo in tre:
-
Io: Pietro Bondanini, 14 lustri, pensionato da due, ex dirigente presso l'ENEL. Laureato alla Bocconi nel 1960, mi sono sempre occupato di risorse umane con quel poco di discrezionalità consentita dalle relazioni industriali, allora eccessivamente sindacalizzate. Sono appassionato di musica classica e di letture impegnative sulle quali mi addormento spesso e molto volentieri. Sono il papà di "Oliver", il mio affezionatissimo cane Labrador. Nel corso della mia vita ho sempre cercato di mantenere un giusto equilibrio nel conciliare le mie ambizioni personali con lo scorrere di una vita familiare serena.
-
Mio fratello: Andrea Bondanini,15 lustri, ingegnere ex dirigente tecnico presso un'azienda multinazionale. Appassionato collezionista di libri antichi, specializzato in storia e arte della città di Ferrara nonché studioso dell'arte romanica. Ha fatto poche ma importanti pubblicazioni riservate ad esperti molto resistenti al sonno che le citano con sollucchero nei loro lavori.
-
Nostro cognato: Edoardo Salvestrini, 11 lustri, pittore, per oltre vent'anni grafico e illustratore, ha realizzato numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero.
È anche tenore specializzato in musica barocca, ha svolto attività concertistica ed è insegnante di canto. È autore di un particolare metodo “Il Canto dell'Anima” per lo sviluppo della personalità vocale e l'equilibrio psicofisico.
-
Nostro cugino: Raffaele Bonomi, 15 lustri, ingegnere con un passato nell'industria meccanica, appassionato ciclista, scrittore di memorie, novelle e raccontini.
-
Oliver, il cane più bello e buono del mondo, 2 lustri (pari a 10 lustri umani), Labrador retreaver, pensionato dalla nascita ma con funzioni di accompagnatore fisso dell’Autore nell’esercizio delle “gravose attività” di quest’ultimo (vedi sopra, alla voce “L’autore”).
Il profilo di tutti si completa con la lettura delle pagine di www.pibond.it, ognuna delle quali è singolarmente firmata.
Roma 8 settembre 2002
Revisione del 23 prile 2004
Revisione del 24 giugno 2006
Revisione del 30 gugno 2007
Chi sono
Dopo quasi tra anni da quando scrivo su www.pibond.it, dedico qualche parola al personaggio che figura sulla copertina.
Il suo nome è Donchì e la sua persona, oltre ad averla raffigurata
nel logo, è presente nella mia immaginazione come turbolento amico che mi accompagna nell'esposizione di quanto rappresento.
Più avanti introduco schematicamente i temi delle sei sezioni che nascono dall'idea di rappresentare fatti storici rilevanti immaginando che questo mio improbabile antenato di nome Donchì, in questa nostra epoca, mi accompagni per visitare la città globale che dà sostegno alla nostra vita. Allo stesso modo immagino di cercarlo in qualche tempo e nello spazio in base ad indizi ricavati dal suo modo d'essere.

Solo per citare qualche esempio, da quando l'uomo ha domato il cavallo, il cammello e l'elefante, lui, Donchì, sta sempre in sella alle calcagna di Cesare, aspettandolo alle foci del Rubicone, di Lancillotto, nei pressi del Castello di re Artù, oppure all' inseguimento di qualche carovana di nomadi transeunte dall'estremo oriente!
Insomma, Donchì traccia i miei percorsi per raffigurare passato, presente e futuro come se io singola persona - tra tutte quelle vissute, che vivono e che vivranno, rispettivamente nel passato, nel presente e nel futuro - esistessi accanto a lui senza vita e senza morte ovvero indipendentemente dal fatto che io sia effettivamente nato e che sia mortale.
Questa raffigurazione cosa produce? E' ragionevole per rappresentare il nostro mondo, il nostro modo di pensare ed il nostro comune percorso di vita?
Il mio è un artifizio fondato sul fatto che la vita di ogni essere umano, come anche ogni valore da noi posseduto, lascia tracce indelebili che, oltrepassando i cicli generazionali ed epocali, superano anche l'esistenza di intere civiltà.
Pertanto, sentire la presenza di Donchì mi stimola a riportare a misura umana tutto quanto, a suo giudizio, vi sia di straordinario; così ritrovo una mia propria identità che sento disperdere nell'eccessiva diffusione di messaggi mediatici che tendono a cancellare i riferimenti a quella comune radice che dovrebbe riabbracciarci tutti all'origine della nostra creazione.
Infatti Donchì, manifesta un abbacinante stupore per gli incredibili fenomeni che contraddistinguono il nostro modo di vivere coinvolto in mezzi di comunicazione e trasporto sempre più sofisticati che apparentemente dovrebbero alleviare il nostro modo di vivere, rispetto al suo vissuto errante in groppa ad una cavalcatura unico mezzo per fare con pericolo e fatica esperienze oggi realizzabili, comodamente seduti sulla poltrona di un Eurostar o di una limousine, tramite un terminale GPS collegato alla rete di Internet.
Nonostante la sua tostaggine, Donchì, con la sua esperienza, mi aiuta a comprendere la vita di oggi e a risolvere problemi di natura esistenziale: ovvero Donchì spiega il mio ieri che, domani, sarà ancora un ieri e cioè un oggi ricorrente nel quale è possibile il ripetersi continuo di un ieri.
Analogamente, io, nel passato, riscopro quanto sia rimasto di condivisibile ed ancora attuale da allora, portandomi allo stesso risultato.
Così mi sento trasformato come Donchì - cavaliere di sempre e senza tempo - provvisoriamente errante tra il XX ed il XXI secolo!
°°°
Credo che sia necessaria qualche precisazione perchè la lettura di quanto precede potrebbe indurre qualcuno a considerarmi un po' matto... : non Donchì che lo è, ma io che lo immagino non per rinsavirlo, ma per ascoltarlo!
Forse matto pensate che lo sia effettivamente, ma, prima di considerarmi tale, mi si lasci spiegare.
Dunque, anche leggendo i testi inseriti in ispecie nella Sezione Argomenti sembrerebbe che i fatti di ogni tempo si mescolino con le idee in modo che venga persa ogni correlazione tra fatti e idee e, viceversa, tra idee e fatti; allora, perchè Donchì, l'improbabile progenitore, viene per gli eventi di oggi e non per quelli di ieri che gli sono propri in quanto viene dal passato?
Ecco la spiegazione: perchè lui, Donchì, è matto, ma dalle sue strampalate osservazioni che cerco di rintracciare anche sui libri e nei siti internet, possono portare ad interessanti scenari per la valutazione di questi nostri tempi così dinamici e tormentati.
La letteratura è piena di personaggi reali o immaginari, ma comunque sempre immaginati dagli autori; questi miei scritti hanno caratteristiche simili con la differenza che lo scopo che tento di raggiungere è la ricostruzione di meta-ambientazioni virtuali spinte al limite di una ragionevole realtà.
°°°
E vengo ad un'ultima precisazione che riguarda al mio approccio letterario ed in particolare al rapporto tra storia e letteratura.
La letteratura vive sulla storia e l'ambientazione storica è sempre lo sfondo sul quale l'autore costruisce le proprie trame e fa vivere i suoi personagggi che trovino o non trovino riscontro nella cronaca contemporanea o passata. L'ambiente storico può essere anche inventato o fantastico innestato sul passato o anche sul futuro (come nella fantascienza), ma una cosa rifiuto perchè è intellettivamente disonesta: ciò che è spacciato per vero, ovvero tutto ciò che vuol far rivivere ciò che non è e che ragionevolmete non può essere perchè non è stato nè sarà.
Questa è ucronia ovvero una forma storico letteraria assai semplicistica che parte da una domanda che potrebbe porsi tutt'al più in un gioco di società: "Cosa sarebbe stato se ...?"
Sin da piccolo, quando ancora ero alunno della scuola media, il mio insegnante di lettere, con subdoli scopi didattici, punzecchiava la nostra fantasia con domande di tal specie come quella di prefigurare la vittoria di Napoleone a Waterloo. Dopo qualche nostro intervento, quell'ottimo insegnante ci ragguagliava sulla complicazione di dotare la nonna di adeguate rotelle per farla diventare un tram! Ricordo la cosa perchè la ricerca si concludeva in una sana, prolungata, serena e bella risata che coinvolgeva la classe intera che si interrompeva solo dalla preoccupata entrata del bidello ...
Un'altra forma letteraria, la più importante, che si ispira alla storia è quella che si definisce nel romanzo storico. Ce ne sono di due specie: quello di vicende di personaggi reali o fantastici inseriti in un contesto epocale quale risulta da attendibili e documentabili fonti storiche e quello, invece, di vicende e di personaggi che possono essere sì reali ma disturbati volutamente e tendeziosamente con fatti inventati di sana pianta per creare, nel complesso, un falso storico. Quali esempi ne cito rispettivamente due: l'episodio della monaca di Monza nè "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni e, "Il codice da Vinci" di Dan Brown.
Sul primo tanto di cappello! Sul secondo il minimo che si può dire che è velleitario: Dan Brown vuole minare dalle fondamenta il cristianesimo? Con me non c'è riuscito. In libreria, appena apparso, aprii il libro a casaccio: tale era l'enormità di ciò che lessi (Costantino fece riscrivere i vangeli perchè i precedenti non contemplavano la divinità di Cristo) che richiusi il libro e lo riposi sul mucchio dove l'avevo trovato!
°°°
Troppo poche le parole per spiegarmi in modo adeguato? Il tema principale sul quale mi soffermo nelle varie sezioni del sito, riguarda i Valori di qualsiasi specie essi siano formati e sono appunto questi a suscitare in me l'interesse maggiore perchè i Beni e i Valori, considerando tali sia quelli materiali che gli immateriali, sono l'essenza della nostra esitenza e presentano un dilemma a duplice faccia, come appare evidente in economia. Al bene si associa il patrimonio; al valore la moneta. Ma il patrimonio può essere oggetto di scambio e capitalizzando la moneta si ottiene un patrimonio.
La complessità di questo dilemma è appunto oggetto dell'intera sezione Argomenti.
°°°
Le frasi enfatiche scritte a fianco del logo di copertina rappresentante l'immagine di Donchì a cavallo, traggono spunto dal mio convincimento che, nella sucessione dei fattii, non prevalgono i legami dovuti al complesso di interdipendenze tra causa-effetto predeterminabili anche in misura casuale nell'ambito dei fatti che si succedono in modo sostanzialmente equilibrato, ma quelli che derivano dalla fusione caotica di fatti ignoti e imprevedibili durante i quali, appunto, si svolgono gli anzidetti fatti.
Per gli eventi sconvolgenti che determinano discontinuità uso il termine di follie: appunto per espungerli dallo scorrere regolare degli eventi che usulamente vengono compresi in un evo oppure in un corso storico segnandone, al loro manifestarsi, la fine del precedente e l'inizio del nuovo.
Pietro Bondanini
Roma 25 luglio 2005
Revisione del 15 ottobre 2005
Revisione dell'11 maggio 2006
Revisione del 19 settenbre 2008
Contenuti
Quando, poco più di un anno fa, meditavo di aprire un sito
web, non pensavo che in così poco tempo avrei potuto realizzare
quanto sono riuscito a pubblicare sino ad ora.
A parte lo sforzo iniziale di imparare il linguaggio HTML e di realizzare
una ventina di pagine in massima parte dedicate al carissimo mio
amico Oliver, il resto del tempo l’ho dedicato alla pubblicazione
di una pagina settimanale, in media, e al continuo perfezionamento
dei testi, ivi incluso il rifacimento della Home page e dei Menu.
Ora che ho raccolto materiale sufficiente per dare un maggior carattere
ed originalità all’opera, desidero rappresentarne il contenuto con l'idea
di “senza tempo” che bene si attaglia ad un
sito web che si completa, occasione per occasione, con scritti validi
per ogni tempo.
In senso generale, il significato di www.pibond.it - sotto la qualificazione
di “argomenti del passato, al presente” - è quello
di formare, intorno ad una successione di fatti che determinano
un evento, un quadro d’insieme sul quale esercitare un esame
al fine di cogliere tendenze evolutive sia all’interno che
oltre l’evento stesso.
Nello specifico www.pibond.it si compone di sei sezioni ognuna delle
quali gestita dal suo autore e tutte ispirate ad un legame passato
– presente, in modo che appare manifesto nella sezione “Argomenti”
e in modo più celato nelle altre che ne costituiscono tuttavia
un complemento in quanto, tutte, sono il frutto di esperienze di
vita vissuta.
La prima pagina di ogni
sezione del sito tratta brevemente di quanto vi si espone, mentre
qui, nell’essenziale, anticipo al meglio, ciò che il
“tutto” vuol rappresentare.
Sezione Argomenti
La vita nel presente ricapitola la vita nel passato e anticipa la vita nel futuro. Manifestiamo idee e le realizziamo coi fatti; viviamo coi fatti nostri e con quelli degli altri. Così nascono gli eventi. Le idee sono inconsistenti ma determinano fatti consistenti; i fatti ispirano le idee in un ciclo vorticoso ed incessante che coinvolge la memoria e stimola la volontà che si innesta nello svolgersi dell'evento.
Gli eventi mostrano che i fatti sono determinati ed univoci e che le idee sono molteplici e contraddittorie; pertanto, attraverso la memoria ed il ragionamento, gli eventi si generano sotto diversi profili che tratto nelle seguenti quattro sottosezioni.
- Fatti di ieri, idee di oggi - Dagli eventi del passato emergono le linee di pensiero che ci portano, oggi, ad un comportameto ragionevole.
- Fatti di oggi, idee di ieri - Gli eventi del presente coinvolgono il pensiero del passato che con fatica accetta idee più confacenti per supportare il cambiamento.
- Eventi nell’attimo fatale - I fatti sono avvolti in una perenne incertezza. La tempestività nell'operare turba i meccanismi decisionali al punto che spesso un fatto può rivelarsi un successo clamoroso e determinante, oppure fonte di fatale errore;
- Pecunia e moneta - Nel passato e soprattutto in quest'epoca di globalizzazione, il comportamento a livello individuale è il fattore chiave nel plasmare l'evoluzione dell'intera specie umana (Ilya Prigogine - "Il futuro è già determinato?").
In sintesi cerco "argomenti" sufficientemente convincenti per affermare che le utopie sono sempre state di ostacolo all'evoluzione civile, mentre il pragmatico comportamento libero ed individuale ha segnato le tappe più fulgide della storia dei popoli.
Sezione Cerco un …
L’Autore cerca
qualcosa ma troverà sempre qualcos’altro, più
interessante di ciò che cercava.
Sezione Il Canto dell’Anima
Il titolo è protetto
dal Copyright di Edoardo Salvestrini. E’ un onore ospitarlo
perché attraverso il canto e la danza l’uomo ha creato
l’”Arte” attraverso suoni da lui stessi emessi
con la propria voce e movimenti armonici del proprio corpo.
Sezione La Galleria
Vi sono esposte opere figurative di autori che trovano in www.pibond.it l'ambiente per condividere una visione di vita conforme alle propria formazione culturale. Possono essere opere pittoriche, disegni, sculture, fotografie, insomma tutto ciò che appartiene alle arti figurative.
Sezione Memorie e scritti
Vi sono raccolti scritti inediti di varia letteratura con l'intento di offrire un'opportunità. a chi ne abbia interesse, di vedersi pubblicato. L'invito è rivolto particolarmente a chi desidera far conoscere documentazione del passato: diari, lettere, cartoline ecc.
Sezione Si chiama Oliver
Chi più di Oliver
può testimoniare che l'amore per il prossimo trionfa sempre
sul male? Se esercitassimo verso il nostro prossimo lo stesso amore
che abbiamo per il nostro cane, la lotta di classe non sarebbe mai
stata inventata.
Roma, 14 maggio 2003
1^ revisione del 26 giugno 2003
2^ revisione del 22 aprile 2004
3^ revisione del 13 giugno 2007
Struttura del sito
Le funzioni di navigazione nel sito www.pibond.it possono raggrupparsi
nei seguenti cinque elementi costituiti da quattro pagine web e
da un complesso di barre dei menu comune a tutte le pagine:
- COPERTINA -
E' la pagina che si apre con il collegamento al sito www.pibond.it.
Vi figura:
- il "logo" consistente nella figura stilizzata
di Don Chisciotte con lancia a cavallo. La figura sarà denominata "DonChì"
- Lo slogan "Argomenti del passato, al presente"
- Frasi di enfasi allo slogan
- Collegamenti interni a cinque delle sei
sezioni:
- Argomenti
- Cerco un ...
- Il Canto dell'Anima
- La Galleria
- Memorie e scritti
- Collegamento interno alla sesta
sezione "Si chiama Oliver" attraverso
il tondo con la sua immagine;
- Collegamento interno alla "Home
page" del sito con il bottone "ENTRA"
- HOME PAGE -
Vi si accede direttamente dalla COPERTINA e
vi sono inseriti, attraverso estratti di testo e/o immagini,
i "collegamenti, tutti esterni" alle
pagine più recenti del sito.
La HOME PAGE, è l'unica pagina di primo livello del
sito.
La HOME PAGE rappresenta il "modello tipo" di
tutte le pagine del sito eccetto quelle di cui si dirà in seguito.
Tutte le pagine del sito sono collegate in cascata alla HOME PAGE attraverso
la linea di colleganento denominata "ti trovi in: ......" sita
immediatamente sotto la barra orizzontale dei menu. Su questa linea da destra
verso sinistra appaiono i collegamenti dal livello più basso a quello
più alto, quest'ultimo costituito sempre dalla HOME PAGE.
Ad esempio questa linea di collegamento interno:
"ti trovi in: Home > Argomenti > Eventi
di oggi visti ieri > Tavola
rotonda > Parla
il Prete"
riferita ad una pagina di quarto livello figurano i collegamenti in cascata
alla pagina di terzo livello "Tavola rotonda" alla pagina di secondo
livello "Eventi di oggi visti ieri" nella sezione "Argomenti" costituente
un primo livello collegato alla HOME PAGE che è la pagina principale
del sito.
La HOME PAGE è l'unica pagina dalla quale è possibile
tornare alla COPERTINA.
- MAPPA
DEL SITO - Vi si accede da qualsiasi pagina
del sito premendo sul bottone "MAPPA DEL SITO" posto
a sinistra sulla barra orizzontale del menu. In questa pagina
sono inseriti i "collegamenti esterni" a
tutte le pagine (ora oltre 100, senza contare le pagine in
versione stampabile e quella dei servizi) di www.pibond.it,
suddivisi per sezione.
- LA PROPOSTA -
Vi si accede da qualsiasi pagina del sito premendo sul bottone "LA
PROPOSTA" posto a destra, sulla barra orizzontale
del menu.
- BARRE DEI MENU - Sono tre:
- BARRA ORIZZONTALE DEI MENU SEZIONI -
Comprende i menu che si aprono dall'alto verso il basso
per i collegamenti alle pagine di primo (sulla barra) e
di secondo livello (nascosti nella tendina);
- BARRA VERTICALE SINISTRA DEI MENU -
Comprende il menu a tendina che si apre da sinistra verso
destra relativo ai servizi compresi nel sito. Anche su
questa barra ci sono collegamenti di primo e secondo livello.
- BARRA VERTICALE DESTRA - E' diversa
per ciascuna sezione e contiene i collegamenti interni
a tutte le pagine di terzo e quarto livello delle sei sezioni
Roma, 18 aprile 2004
I collegamenti interni ed esterni
Più sopra si è posta particolare attenzione per
distinguere i collegamenti in due specie: collegamenti interni
e collegamenti esterni.
Tutti sanno che molti libri contengono delle note in calce alla
pagina, o in fondo al capitolo, oppure in appendice. Raggiungerle,
comporta lo spostamento dello sguardo o sfogliare un certo numero
di pagine, o in molti casi, per ulteriori approfondimenti, la consultazione
di dizionari, spesso non disponibili localmente.
Ebbene, alla base del grande successo di internet stanno appunto
i collegamenti (link) che consentono di disporre di una gran massa
di informazioni in tempo reale e da qualsiasi parte del mondo provengono.
Da qui la definizione di "ipertesto", ovvero un testo
che definisce solo un concetto o un raggruppamento di concetti
rinviando ad altri "n" testi necessari per la documentazione
(bibliografia, estratti, immagini, filmati ecc.)
Nell'ambito di www.pibond.it, esistono due tipi di collegamento:
- Collegamenti interni che si realizzano con
l'apertura della nuova pagina nella finestra già aperta:
con ciò si perde la pagina precedentemente aperta;
- Collegamenti esterni che si realizzano con
l'apertura della pagina scelta in una nuova finestra, lasciando
aperta anche quella che conteneva il collegamento.
I collegamenti interni consentono di proseguire
la navigazione senza uscire dal sito raggiunto. Quelli esterni,
invece, consentono di iniziare una nuova navigazione, mantenendo
aperta quella precedente.
In www.pibond.it i collegamenti sono:
- esterni:
- in tutte le pagine del sito verso gli altri siti esterni
a www.pibond.it;
- dalla HOME PAGE, dalla MAPPA
DEL SITO e da tutte le altre pagine del sito
verso altre pagine del sito;
- da tutte le pagine del sito verso le
loro versioni stampabili raggiungibili con l'apposito bottone,
nonchè
quelle
contenute nel Servizio "Materiale e Archivio";
- interni: dal menu orizzontale riferito
alle sezioni, dal menu verticale sinistro riferito
ai Servizi nonchè dai menu verticali destri riferiti
alle sottosezioni.
Roma, 18 aprile 2004 |