Presento un saggio sulle Follie più significative che portano a configurare questo nostro tempo di globalizzazione in cui sembrano prevalere spinte neutralizzanti in contrasto alle forze d'impulso generatrici di benessere.

Da quanto già scritto in precedenza, ci si aspetterebbe che iniziassi questa esposizione dagli eventi come la nascita di Adamo ed Eva, il Diluvio universale; che riparlassi della torre di Babele (già trattata per gli aspetti antropologici della comunicazione) della distruzione degli idoli ammassati nel tempio della Ka'ba operata da Maometto, della scoperta dell'America, così come ho lasciato supporre sin dall'inizio di questo mio scritto. Così è, infatti, e penso che non sia facile immaginarne altri più importanti per l'essere loro più significativi e al tempo stesso, meno banali.

Infatti, a prima vista, le Follie appaiono banali; ma non banali e di difficile lettura sono i loro effetti che acquistano evidenza col passare del tempo e spesso in epoche così differite, rispetto ai tempi in cui accaddero, che se ne trova l'origine anche nel mito costringendo lo storico a frugare tra epigrafi e reperti archeologici per collegare i fatti gli uni agli altri.

Delle Follie se ne ricorda essenzialmente la terribilità e non i fatti sintomatici di Cambiamento da essi provocati. Infatti i Cambiamenti , prima sono latenti e poi maturano nel corso di innumerevoli generazioni.

Nella colonna a destra figurano i collegamenti a ventuno Eventi, dai più antichi ai più recenti. Ogni Evento è segnato da un quintuplo percorso: A Religione - B . Cultura - C. Risorse D Politica - E. Bellico - F Giustizia.

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