Per una informazione, credibile, disinteressata e aggiornata
sullo stato dei rapporti tra occidente e Islam, consiglio la
lettura del libro di:
Fiamma Nirenstein: Islam – La guerra e la
speranza – Intervista a Bernard Lewis – Rizzoli
Editore, 1^ edizione aprile 2003
Un libro interessante per comprendere il mondo visto dall’Islam è una
raccolta di scritti di:
“Storici arabi delle Crociate”, a Cura
di Francesco Gabrieli – Einaudi tascabili, nel quale
consiglio la lettura del “Ritratto morale del Saladino” di
Ba-hà’ ad-din a pag. 87.
Dalla lettura del brano si evince la soggezione del Saladino alla fede
che aveva attinto dalle prove debitamente esaminate in compagnia dei
più autorevoli dottori e dei maggiori giureconsulti.
Roma, 20 novembre 2003
A distanza di quasi tre anni ritorno su questo argomento perchè, particolarmente dopo gli sviluppi continui delle vicende politiche nelle quali la religione viene coinvolta, sempre più appare evidente la necessità che tutti i popoli vivano in nazioni laiche.
La visita intrapresa da Papa Ratzinger in Baviera in questi giorni è particolarmente significativa. Nella sua terra natia, come Papa della chiesa universale cattolico, tedesco, bavarese .............
Davide Giacalone 13.9.06
Joseph Ratzinger svolge un ragionamento interessante, che ci aiuta ad apprezzare il valore di una grande conquista occidentale, lo Stato laico.
Prima, a Monaco di Baviera, ha avvertito che le moltitudini asiatiche ed africane, non solo musulmane, non vedono una minaccia “nella fede cristiana, ma invece nel disprezzo di Dio e nel cinismo che considera il dileggio del sacro un diritto alla libertà”. Qualcuno vi aveva visto una strizzata d'occhio all'Islam, il che sembrava un po' azzardato se si pensa come i fondamentalisti chiamano gli occidentali, “crociati”, e se si pone mente al fatto che il Paese vissuto con maggiore ostilità, gli Stati Uniti, non fa che porre continuamente l'accento sulla fede ed il suo presidente non fa che invocare la divina protezione e benedizione. Poi, a Ratisbona, non solo ha condannato ogni forma di “guerra santa”, non solo ha ripudiato la violenza quale sistema utile ad ottenere la conversione, ma ha aggiunto che il fondamentalismo islamico bestemmia la divinità ed anche Maometto. Il che non sembra destinato a smorzare l'odio dei destinatari.
Quando era custode della dottrina e della fede, lo stesso Ratzinger non apprezzò l'ecumenismo di Wojtyla e l'appuntamento interreligioso di Assisi. A Monaco ne ha recuperato la parte più ovvia, quella che sarebbe strano non trovare nell'animo di un religioso, ovvero l'affermazione dell'indispensabilità della fede. Subito dopo ha opportunamente tracciato il confine oltre il quale la fede diventa delirio, fino a negare se stessa. Tutto questo senza che nessuno possa, da uomo di fede, sciogliere il nodo di fondo, ovvero la inconciliabilità delle tre religioni monoteiste, e la loro incompatibilità con gli altri culti.
La convivenza è, però, non solo possibile, ma anche uno dei nostri più profondi auspici. Come? In quella forma statuale che ha impareggiabilmente conciliato il bisogno di spiritualità con l'accettazione della diversità. La convivenza è possibile grazie allo Stato laico, che non è uno Stato ateo (negante il divino), né uno Stato confessionale (legato ad una chiesa). L'indipendenza fra l'aspirazione al sacro e la politica che governa gli interessi, i sentimenti e le idealità, è la grande conquista del nostro mondo. E' ciò che lo rende migliore.
Davide Giacalone www.davidegiacalone.it