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Manuale di storia
di Pietro Bondanini

Histoire Geschichte: come non scrivere un
manuale di storia.

 

Dopo questa lunga premessa che serve a delineare il contenuto delle pagine che da ora in poi (per successione di date, non di pagine) appariranno sul mio sito Argomenti del passato, al presente, vengo a trattare il tema proposto dal titolo di questa con lo scambio di commenti tra me e il blogghista di www.vortexmind.net. relativi ad un post intitolato: Manuale di storia franco-tedesco che trascrivo qui di seguito:

Come si sa, spesso la ricerca storica si scontra con pregiudizi nazionali e di parte, che tendono ad esaltare molti tratti relativi alle imprese della propria nazione a danno di quelle compiute dalle altre, se non addirittura a sfociare in mistificazioni e informazioni totalmente errate volte a dipingere interi eventi in maniera faziosa.

Da questo punto di vista fa piacere sapere che il progetto franco-tedesco di rilasciare un manuale di storia comune per i licei è finalmente arrivato in porto. Stando a quanto riportato qui, è stato pubblicato il libro “Histoire-Geschichte“, edito in lingua francese e tedesca e riguardante tutti gli eventi storici dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi.

Esso è parte di una serie di tre libri, che copriranno anche i periodi storici precedenti fino all’antichità e che verranno rilasciati nei prossimi anni. Il progetto fu annunciato nel 2003 sotto la spinta del presidente francese J.Chirac e del cancelliere tedesco G.Schroeder, in seguito ad un incontro con studenti di entrambi i paesi. Il libro è il risultato del lavoro di equipe di 10 storici francesi e tedeschi.

Che dire? Un’ottimo esempio direi, finalmente si cercano di superare le barriere nazionali per essere quanto più obiettivi possibile in un’ottica europea. E anche un segnale per il nostro paese dove non solo non si ha ancora il distacco necessario per parlare del nostro passato in un’ottica globale, ma non si riesce nemmeno a trovare un accordo interno relativo alle vicende che hanno riguardato la nostra storia recente, con continui revisionismi, omissioni ed esagerazioni da tutte le parti.

I commenti possono essere letti direttamente QUI.

Dopo il mio ultimo intervento il mio simpatico amico appena laureato alla Bocconi ha cassato il post dalla sua home-page senza offrire altre occasioni per concludere il dibattito.

Non che gli faccia torto, anzi è un giovane che ama rilevare fatti interessanti e contemporaneamente divertirsi, come faccio io, da meno giovane, nella rete ma, per la questione in esame, credo che sia opportuno approfondirlo e trasferire il tutto in questo mio spazio, proponendo un tema di discussione riguardo al modo di rappresentare la storia.

Ritengo che la questione sia fondamentale perchè, come più sopra ho scritto la coscienza della popolazione europea risolva, per sempre, il conflitto popolo-nazione.

 

Roma, 3 luglio 2006

 

 


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Tema di discussione

 

La prima pagina di questo capitolo Eventi di oggi visti ieri è dedicato all Storia e conclude con questa frase:

La storia è fonte di conoscenza, non maestra! Non mi dilungo oltre: consiglio vivamente la lettura de "La storia manipolata" di Denis Mack Smith - (Ed. GLF Laterza)

Il titolo dice tutto ed è talmente efficace che ritengo che il risultato delle vendite di questo libro non sia affatto lusinghiero perchè il lettore conosce già quali manipolazioni abbia subito la storia come gli viene esposta a scuola, nei giornali, ovunque insomma.

Ora, dopo aver letto la notizia dell'introduzione di Histoire Geschichte nel sistema di istruzione francese e tedesco, mi sono chiesto se un accordo politico bilaterale per la redazione di un manuale non potesse essere l'occasione per affossare definitivamente l'Europa quale i suoi cittadini si aspettano.

Infatti, dopo tre anni di incontri, una commissione di 10 storici, cinque per la Francia e cinque per la Germania, redigono un testo comune relativo al periodo storico dal dopoguerra ad oggi da adottare nei licei dei due Paesi.

Benissimo: ma leggi QUI i commenti al fatto nel blog di Passouline sul portale di Le Monde! (...)

Hai letto? Ora, mi pare di aver capito che i tedeschi che uscirono sconfitti dalla II guerra mondiale, nonostante il bombardamento di Lipsia, amano gli americani perchè hanno beneficiato del Piano Marchal, mentre i francesi, avendola vinta, non li amano perchè non hanno ottenuto aiuti dagli Americani con i quali, peraltro, hanno condiviso la vittoria.

Pensi proprio che sia il modo giusto di confezionare un manuale per far finta che francesi e tedeschi siano contenti, quando l'effettivo scopo dei rispettivi governi è quello di dare qualche gatta da pelare agli americani e per stabilire un reciproco primato nei confronti degli altri paesi Europei che, invece hanno tutt'altra politica da svolgere?

Questa è una palese e sfacciata manipolazione.

Secondo me la storia recente della Francia e della Germania va ricostruita partendo dalla pace di Westfalia sino agli eventi sui quali i contrasti non esercitano più effetti ovvero al limite dei contrasti ancora esistenti.

Non c'è storia sino a quando esiste contenzioso e sulla cronaca, ognuno dica la sua!

Ecco il primo esempio di ostacolo residuale legato alla persistenza degli aggregati espresso da due poteri forti: Il Presidente della Repubblica Francese e il Cancelliere della Repubblica federale di Germania: Chirac e Schroeder,

Chirac andrà a casa tra breve; Schroeder è già a casa ed è sostituito dalla Merkel!

Anche tu aspetti la seconda edizione di Histoire e Geschichte?

Ne parliamo?

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