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Derivate, residui e derivazioni
   di Pietro Bondanini

Le due classi principali dei residui sono: l'istinto delle combinazioni
e la persistenza degli aggregati.
Le derivazioni sono argomentazioni ragionevoli,
teorie o ideologie che giustificano i residui,
ovvero la processualità dell'agire.

Per quanto concerne i concetti di bisogno individuale e collettivo nonché di utilità marginale suggerisco la lettura dell'efficace e sintetico saggio "La sociologia di Vifredo Pareto e il senso della modernità" di Maria Luisa Maniscalco (Franco Angeli).

Non ne condivido le conclusioni come si vedrà più avanti, tuttavia, ritengo molto apprezzabili le sue annotazioni che sono essenziali al fine di comprendere la complessa articolazione del pensiero paretiano. Le riporto qui di seguito (pag. 77 ibd):

  • I concetti che i diversi individui hanno circa il bene proprio ed altrui sono essenzialmente eterogenei e non c'è modo di ridurli all'unità; (vuol dire: non è possibile far tutti contenti).
  • La società, come totalità, vive un equilibrio precario che va continuamente ricostituito; dal ché dipende l'azione politica.
  • L'élite sceglie di volta in volta i fini collettivi da cui la società riceve una propria specifica fisionomia.
  • I fini collettivi non sono trattabili sotto forma di dati sui quali si svolge il ragionamento logico-sperimentale; ma si situano e si articolano nell'ambito di processi residuali e delle derivazioni necessari per far scaturire il consenso all'azione politica, cioè l'accettazione dell'imposizione di una specifica configurazione dei fini stessi e quindi, in termini paretiani, di una determinata concezione del massimo di utilità della collettività.
  • Pareto pone la persistenza degli aggregati (residuo) alla base di quei sentimenti e di quelle spinte emotive che facilitano il salto da una logica egoistico-autoreferenziale ad una altruistica ed aperta alle esigenze dell'"altro", mentre le derivazioni rappresentano la verbalizzazione e la giustificazione di tale processo.
  • Questo processo è spesso facilitato da meccanismi di inganno e di autoinganno poiché il bene comune, valutabile in base ad opzioni di valore, non può essere sempre ottenuto avvantaggiando i cittadini singolarmente, ma anzi, molto spesso, al contrario, sottoponendoli a più o meno gravosi sacrifici.
    L'arte di governo consiste proprio nel mantenere uno standard sufficientemente elevato di adesione ai fini collettivi, sia attraverso la persuasione (consenso), sia attraverso la forza.

Nella pagina dedicata a Le azioni degli uomini ho scritto che l'assunto paretiano è quello di separare le cose-derivate (c) in due parti: una parte costante corrispondente a certi istinti che sono appunto i residui (a) ed una parte simile a quella logico sperimentale deduttiva che è costituita dall'intromissione del sentimento, di pregiudizi, di articoli di fede, e di altre simili inclinazioni, postulati, principi, che portano fuori dal campo logico-sperimentale che sono appunto le derivazioni (b) (§ 868).

Peraltro, Pareto sostiene anche che non si possono confondere i residui con i sentimenti o con gli istinti e spiega che i residui sono appunto la manifestazione di sentimenti o istinti. Per rendere meglio il concetto egli ricorre al paragone dell'alzarsi del mercurio nel tubo del termometro che appunto manifesta il crescere della temperatura.



Residui
.

I residui rappresentano la processualità dell'agire.

I residui (a) costituiscono un insieme di molti fatti che sono classificati secondo le analogie che vi si trovano. Pareto ne individua sei classi ognuna delle quali si suddivide in più sottoclassi o generi.


Classe I (§ 889 a § 990)
Istinto delle combinazioni
(I-α) Combinazioni in generale.
(I-β) Combinazione di cose simili od opposte.
(I-β1) Somiglianza od opposizione in generale.
(I-β2) Cose rare ed avvenimenti in generale.
(I-β3) Cose ed avvenimenti terribili.
(I-β4) Stato felice unito a cose buone; stato infelice, a cattive.
(I-β5) Cose assimilate producenti effetti simili all’indole propria, rare volte opposti.
(I-γ) Operazione misteriosa di certe cose e di certi atti.
(I-γ1) Operazioni misteriose in generali.
(I-γ2) Nomi vincolati misteriosamente alle cose.
(I-δ) Bisogno di unire i residui
(I-ε) Bisogno di sviluppi logici
(I-ζ) Fede nell’efficacia delle combinazioni

Classe II (§ 991 a § 1088)
Persistenza degli aggregati
(II-α) Persistenza delle relazioni di un uomo con altri uomini e con luoghi.
(II-α1) Relazioni di famiglia e di collettività affini.
(II-α2) Relazioni con luoghi.
(II-α3) Relazioni di classi sociali.
(II-β) Persistenza delle relazioni dei viventi coi morti.
(II-γ) Persistenza delle relazioni di un morto e delle cose che erano sue mentre era in vita.
(II-δ) Persistenza di un’astrazione.
(II-ε) Persistenza di un’uniformità.
(II-ζ) Sentimenti trasformati in realtà oggettive.
(II-η) Personificazioni.
(II-ΰ) Bisogno di nuove astrazioni.

 


Classe III (§ 1089 a § 1112)
Bisogno di manifestare con atti esterni i sentimenti
(III-α) Bisogno di operare manifestantesi mediante combinazioni.
(III-β) Esaltazione religiosa

 

Classe IV (§ 1113 a § 1206)
Residui in relazione colla socialità
(IV-α) Società particolari.
(IV-β) Bisogno di uniformità.
(IV-β1) Uniformità ottenuta operando su se stesso.
(IV-β2) Uniformità imposta agli altri.
(IV-β3) Neofobia.
(IV-γ) Pietà e crudeltà.
(IV-γ1) Pietà di sé riflessa sugli altri.
(IV-γ2) Ripugnanza istintiva per la sofferenza.
(IV-γ3) Ripugnanza ragionata per le sofferenze altrui.
(IV-δ) Imporre a sé un male per il bene altrui.
(IV-δ1) Esporre la vita.
(IV-δ2) Fare parte altrui dei propri beni.
(IV-ε) Sentimenti di gerarchia.
(IV-ε1) Sentimenti dei superiori.
(IV-ε2) Sentimenti degli inferiori.
(IV-ε3) Bisogno dell’approvazione della collettività.
(IV-ζ) Ascetismo.

 


Classe V (§ 1207 a § 1323)
Integrità dell’individuo e delle sue dipendenze
(V-α) Sentimenti che contrastano colle alterazioni dell’equilibrio.
(V- β) Sentimenti di eguaglianza degli inferiori.
(V-γ) Restauro dell’integrità con operazioni attinenti agli individui di cui l’integrità è stata offesa.
(V-γ1) Soggetti reali.
(V-γ2) Soggetti immaginari od astratti
(V-δ) Restauro dell’integrità con operazioni attinenti a chi l’ha offesa.
(V-δ1) Offensore reali.
(V-δ2) Offensore immaginario.

 

Classe VI (§ 1324 a § 1396)
Residuo sessuale

I residui sono gli elementi essenziali che interagiscono nelle dinamiche che si manifestano nel costituirsi degli equilibri sociali.

La coppia  Classe I combinazione  - Classe II persistenza  è la più importante e le sottoclassi che vi sono contenute sono quelle che si ripetono nei residui delle altre classi e che costituiscono altri due raggruppamenti:

  Classe III - Bisogno di manifestare con atti esterni i sentimenti
residui di interazione --->  
  Classe IV - Residui in relazione colla socialità
   
  Classe V - Integrità dell’individuo e delle sue dipendenze
residui di integrità ------>  
  Classe VI Residuo sessuale

La teoria dei residui è descritta in più di trecento pagine. La nota bilbliografica comprende più di duemila opere citate nel testo per le parti che competono alla sua ricerca.

La classificazione sopra accennata deriva dal metodo che Pareto ha scelto nel mettere ordine nelle sue ricerche e cioè quello del massimo rigore scientifico quale era richiesto per i suoi tempi. La tassonomia linneana, per le scienze naturali, la classificazione degli elementi chimici di Mendelieev sono le tracce sulle quali Pareto si è messo per arrivare ad individuare le uniformità che appaiono nelle manifestazioni umane quali si sono succedute in tutti i tempi, dai miti, dalle religioni, dalla storia, indagando in tutto ciò che è stato osservato e ovunque vi sia traccia nella memoria tramandata in voce e per iscritto sino ai tempi in cui è vissuto.

Quale il risultato? Sei classi di residui intesi come tipicità univoche (costanti) che succedono nelle manifestazioni umane, paragonabili alle tipicità che caratterizzano le classi di animali (anfibi, rettili, uccelli, mammiferi ecc.), con la differenza che i residui sono astrazioni ricavate dall'osservazione sugli uomini di tutti tempi, mentre gli animali, tra i quali l'uomo sono entità reali osservate.

Ritengo che riassumere questa materia sia un'impresa velleitaria e non utile perchè il risultato è costituito da quanto rilevato in una miriade fatti umani eterogenei per tempi e luoghi in cui si sono manifestati e che, dopo esser stati depurati dalle ragioni (derivazioni), fanno apparire in tutta evidenza le loro caratteristiche residuali.

Quindi più che riassumere questa massa di informazioni, ritengo che la sola spiegazione del metodo sia sufficiente per ricavare da un qualsiasi fatto umano i corrispondenti residui proprio perchè, come lo zoologo o il chimico, esiste la traccia di questa geniale classificazione, che ancora oggi mi sembra non sufficientemente apprezzata.

Ritengo che l'enunciazione delle classi sia sufficientemente intuitiva e, quindi, procedo nel trascrivere una breve nota per ciascuna di esse e a fornire qualche esemplificazione solo per le parti che, dal mio punto di vista, potrebbero risultare di più difficile interpretazione.

  1. Istinto delle combinazioni: quando l'uomo stabilisce regole, innova, mette in atto la sua tendenza al ragionamento.
  2. Persistenza degli aggregati: questo residuo forma con il precedente, una prima coppia di termini opposti. Infatti conferisce stabilità ai rapporti, ponendosi alla base dell'ordine e del rafforzamento di quanto stabilito; esprime il senso di appartenenza (al gruppo, alla collettività, ad un luogo) e dell'identificazione; il bisogno fondamentale di sostenere i legami che danno senso alla vita.
  3. Bisogno di manifestare con atti esterni i sentimenti: L'incessante fluire dei sentimenti trova riscontro esteriore negli atti, ma certi atti hanno il "magico" potere di evocare i sentimenti. Una importante sottoclasse è l'esaltazione religiosa.
  4. Residui in relazione con la socialità: Sono i percorsi tortuosi e contraddittori dei legami sociali che nascono dal bisogno di creare società particolari (spirito di setta), di uniformità (spirito mimetico) e dai sentimenti di pietà, crudeltà, di gerarchia, ascetismo (imporre il male a sé per il bene altrui).
  5. Purificazione: Ripristino di una condizione precedente; ripristino dell'integrità ovvero azioni per eliminare gli effetti del male (ciò che tale viene creduto) prodotto o subito.
  6. Residuo sessuale: Azioni e fenomeni più disparati che coprono il bisogno di pervenire all'accoppiamento. E' un istinto che si nasconde spesso sotto la veste di ascetismo: c'é gente che predica la virtù per avere l'opportunità di fermare il pensiero sui congiungimenti sessuali.

 



Derivazioni
.

Con buona pace degli umanitari e dei positivisti, una società determinata esclusivamente dalla "ragione" non esiste e non può esistere. E ciò non già perché i "pregiudizi" degli uomini tolgono a loro di seguire i dettami della ragione; ma perché mancano i dati del problema che si vuole risolvere col ragionamento logico sperimentale.

Dare ragione scientifica agli eventi sociali è una pretesa impossibile; darne una ragione logica è l'unica possibile. Le versioni soggettive che i singoli danno degli eventi, i sistemi di credenze, le cosmogonie, le ideologie, in sintesi tutta questa produzione ideazionale per giustificarli, Pareto la racchiude nel termine derivazione.

Le derivazioni possono essere rappresentative, espressive, persuasive, dissimulative. Possono spiegare, interpretare, manifestare uno stato emotivo, operare un'azione di persuasione, a mascherare il fine perseguito. Le derivazioni più che logicamente rigorose sono ragionevoli.

Evidentemente, date queste premesse, la verità, l'efficacia e l'utilità delle dottrine riposa proprio sulla fascinazione da esse operata si muova lungo percorsi che non necessariamente collimano con la razionalità scientifica.

Sotto il profilo induttivo, nelle azioni non logiche, Pareto definisce la derivazione come variabile non sperimentale d'un nucleo centrale o residuo ovvero come variabile razionalizzatrice. Sotto il profilo deduttivo la derivazione è la cosa b accennata più sopra.

Anche di questa entità Pareto fornisce una classificazione.

Eccola.


Classe I
Affermazione
(I-α) Fatti sperimentali ed immaginari
(I-β) Sentimenti
(I-γ) Misto di fatti e sentimenti

 

Classe II
Autorità
(I-α) Autorità di in uomo o di più uomini
(II β) Autorità della tradizione, di usi e di costumi
(II- γ) Autorità di in essere divino o di una personificazione

 

Classe III
Accordo con sentimenti o con principi
(III-α) Sentimenti
(III-β) Intereresse individuale
(III-γ) Interesse collettivo
(III-δ) Entità giuridiche
(III-ε) Entità metafisiche
(III-ζ) Entità sovrannaturali

 

Classe IV
Prove verbali
(IV-α) Termine indeterminato per indicare una cosa reale, e cosa indeterminata corrispondente ad un termine
(IV-β) Termine indicante una cosa che fa nascere sentimenti accessori, o sentimenti accessori che fanno scegliere un termine
(IV-γ) Termine con più sensi [e varie cose con un sol termine]
(IV-δ) Metafore, allegorie, analogie
(IV-ε) Termini dubbi, indeterminati, che non hanno corrispondenza nel concreto

 


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Fatti di ieri, idee di oggi
01-Introduzione
02-Complicazioni
03-La Torre civica
04-Potenza
05-Follia
06-La prima follia:      Babele
Van Coppenol, il calligrafo
07-Via Vilfredo       Pareto
08-Le azioni degli       uomini
09-Residui e       derivazioni
10-Follie e reattività      sociale
11-Noi ed il nostro      futuro
12-Da una boa      all'altra
13-Le Frecce      Tricolori
14-La Matrioska
15-Il Fantolino
16-Tre pilastri per un'      idea
17-Idee circolanti
18-Circolazione      delle Elette
19-Tsunami
20-Sapienza e      scienza
 


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