A Roma, dove abito, c'è una via che percorro quasi quotidianamente in auto per recarmi a casa, intitolata ad un ingegnere nato in Francia da una famiglia italiana.

Per non partecipare alle turbinose vicende politiche e sociali del nostro paese, scelse di vivere in Svizzera insegnando a Losanna economia politica e sociologia.

Prima di parlare delle sue idee, desidero rilevare che questa via è tra quelle il cui titolare è scarsamente noto, ovvero noto ai soli specialisti.

E' lunga circa un chilometro; è priva di numeri civici da una parte e dall'altra i numeri figurano posti all'accesso di un autorimessa e a vari box per il ricovero degli automezzi dei sovrastanti condomini ai quali si accede per altra via. Evidentemente il Comune di Roma ha trattato dignitosamente il personaggio ma ha riservato a pochissimi il privilegio di usarlo come proprio indirizzo.

Misteri del decoro civico!

Passando quasi ogni giorno da via Pareto, non c'è volta che non ricordi l'esame di Storia delle dottrine economiche, dato più di quarant'anni fa, e i suoi ponderosi volumi il contenuto dei quali era parte del programma: "Il trattato di sociologia generale" (pubblicato in francese nel 1902) e " I sistemi socialisti" (pubblicato in francese nel 1916).

Nell'introduzione de' I sistemi solcialisti Pareto scrive:

Questo libro è scritto a scopo esclusivamente scientifico. Non vi sì collega alcun proposito di difendere una dottrina, una tendenza, o di combatterne altre.
Non ho neppure il desiderio di persuadere chicchessia, ho solo quello di ricercare obiettivamente la verità. (*)

Sin da allora rimasi affascinato dal suo pensiero: un pensatore che analizza i fatti astraendosi dall'ideologia, ovvero un maestro che stimola il senso critico del suo pupillo a considerare scientificamente i rapporti dell'uomo nella società!.

I suoi scritti sono talmente rigorosi, soprattutto nei tempi confusi in cui sono apparsi, che la loro lettura suscita più sentimenti di passione che di ragione e come in tutte le opere umane che hanno queste caratteristiche, i lettori si dividono in due categorie: quelli che condividono il suo pensiero con durevole ammirazione e quelli che, schierandosi verso un persistente ed ostile rifiuto, pretendono di occultarlo a sé ed anche agli altri.

La verità fa male a chi non la vuole riconoscere.

Qual'è la ragione per cui ritengo che Pareto sia da collocarsi tra i più grandi ricercatori delle scienze umane?

Nella pagina che precede dedicata alla biblica follia della torre di Babele, menzionavo il maestro di scuola che comunica agli alunni i rudimenti della logica e assai confusamente concludevo, accompagnandomi a Pareto, che le teorie sono spesso sostituite da cinguettamenti volti a ricercare un vasto consenso sostenuto da ideologie che sono teorie fondate su fatti deformati (Pareto - Trattato di sociologia generale Cap. V ).

Ora, a prescindere da come a grandi linee il suo pensiero nasca e si articoli nel contesto storico culturale del tempo in cui è vissuto e del quale farò cenno nelle prossime pagine, tenterò di rendere al meglio i fondamenti della sua sociologia, che riguardano, nella loro essenza, le azioni umane ovvero le ragioni del comportamento degli uomini.

Pareto, contrariamente ai suoi predecessori che hanno sommamente tentato di formulare teorie su base logica , trascurando di considerare tutto ciò che non è logico, ha raccolto e classificato in un opera monumentale (4 volumi, 13 capitoli, 2719 paragrafi, 3000 pagine) le uniformità che in ogni tempo hanno portato gli uomini ad agire in modo prevalentemente incoerente sotto il profilo della logica classica.